martedì 9 novembre 2010

Sarà che crei dipendenza..

Come un vizio, una malattia, diventi parte di me ed occupi il mio pensiero.
Sei un'ossessione che rende la mia testa pesante.
Rimanere in un'interfase mi riesce difficile, vorrei restare distaccata e far si che le situazioni mi scivolino sopra ma c'è una forza che mi si lega al piede e mi trascina via con se tra gli alti e i bassi della mia vita.
Le mie mani cercano di aggrapparsi a quello che ne rimane, le unghie stridono contro un parquet che man mano si graffia e si scortica facendo rimanere un legno scomposto e grezzo..


Sylvie

lunedì 1 novembre 2010

You are lost little girl.

1.
Poi ho aperto gli occhi. Tutto aveva un odore particolarmente piacevole. Tutto appariva quasi avvolto da un alone di luce che ne evidenziava i contorni, le forme, l’aspetto. Forse stavo morendo, oppure era solo uno splendido sogno che sfiorava il reale. Non so per certo quale di queste opzioni fosse quella giusta però avrei voluto durasse in eterno. Sfregai con veemenza gli occhi, ancora pesanti e gonfi. Poi le mie mani scivolarono giù per le lenzuola di flanella. Sfiorarono una pelle estranea, calda e forte, resistente al tempo e alle circostanze. Ne accarezzarono i profili. Arrivate al fianco sinistro cercarono di tenere a freno quello che da sempre avevano desiderato. Quell’istinto quasi innato di stringere quello che apparentemente gli apparteneva. E poi cercare di arrivare a quell’organo così delicato e fragile, sfiorarlo con l’anima e catturarlo per sempre, quasi stregarlo. Era quello il mio intento, quello di chiunque magari, ma io mi ci ero messa d’impegno … da sempre.  Ero stata attenta, ma non era servito a molto. Avevo corso dei rischi, mi ero messa in gioco. Avevo capito che infondo ognuno aveva un buon pretesto per esprimere le sue ragioni, quelle che nella maggior parte dei casi non vanno bene ad entrambi. Adesso dovevo solo lasciarmi andare perché seguire sempre le *ragioni* proprie e degli altri alla fine ti fa andare fuori strada. Volevo protezione, volevo essere sfiorata e respirata, avrei voluto trattenere per sempre quell’immagine, arrivare infondo a quegli occhi ed essere stretta forte da quelle larghe spalle. Stava arrivando il mattino, ma non volevo svegliarmi per rimanere ancora li e dimenticare quello che c’era fuori da quella porta. Nella mia vita, fino a quel momento, ero stata circondata da uomini diversi, con anime diverse. Proprio loro, anche se indirettamente, mi avevano fatta crescere e maturare. Adesso ho capito quando smettere di credere in un cambiamento improvviso, ho dimenticato di pensare il modo in cui potrebbe evolversi una situazione, volevo sovvertire i sondaggi, volevo non essere la solita ragazza scontata con la sua banalissima storia d’amore, ma forse quello che conta non è il diversificarsi dagli altri ma essere se stessi, sempre. Alla fine la salita è stata lunga però il panorama, da qui su, merita. Questo panorama è andato contro tutti i miei pronostici, ma sono le sorprese, quelle che ti sconvolgono, le più belle e (in)aspettate …  

Sylvie

Sembrerà strano che..

Sembrerà strano che.. prima o poi tutti hanno bisogno di esprimersi. Comunicare un'idea, un pensiero, uno stato d'animo ci rende più leggeri e lascia dentro di noi quello spazio sufficiente per un qualcos'altro di ancora sconosciuto.

Sembrerà strano che.. ogni momento è quello giusto per (ri)cominciare quello che stavamo cercando di fare da tempo, quell'idea pronta per essere realizzata, però fatta solo di buoni propositi.

Sembrerà strano che.. sulla Terra ci sono sei miliardi di persone e che una buona parte di queste tu non le conoscerai mai. La nostra vita è fatta di coincidenze, casualità che forse erano state già scritte da qualche parte. Un ritardo, un piccolo cambiamento ad una vita fatta di routine potrebbe rendere il tutto più piacevole.

Sembrerà strano che.. scrivere è un modo di parlare senza essere interrotti, perciò lascerò che le parole abbino il sopravvento su di me. Ogni parola racchiude un mare di significati soprattutto per chi le pronuncia o le rende visibili su carta bianca. "Cercando la parola di trovano i pensieri" dice Joseph Joubert e credo che abbia pienamente ragione. Scrivere diventa dipendenza pian piano.

Sembrerà strano che.. io mi sento soddisfatta nel rileggere qualcosa che ho scritto, qualcosa di sentito. E sono ancora più soddisfatta quando questo è apprezzato da qualcun'altro.

Sembrerà strano che.. ho scelto "Strawberry Swing" come titolo per il mio blog perché credo che il processo di maturazione sia un qualcosa che tutti abbiamo dentro, ed in particolar modo quella delle fragole è molto delicata e lunga. Un percorso lento fatto di tante piccole attenzioni. E il giorno in cui ognuno di noi si riterrà maturo credo che sia sempre molto lontano. Quel giorno però sarà un giorno perfetto, un giorno che ci permetterà di guardare tutto con occhi diversi.

Nulla dies sine linea. “Non lasciar passare neanche un giorno senza scrivere una riga”. Scrivendo riusciremo prima o poi a farci sentire senza bisogno di gridare...... Perciò non ci resta altro che provare.


                                                                                                                                               Sylvie